Militante di Forza Nuova sfila a Predappio con una maglia sulla quale campeggia la scritta Auschwitzland. La polemica arriva in Parlamento
Ha fatto discutere il caso della maglia sfoggiata da Selene Ticchi a Predappio, paese natìo di Mussolini, in occasione delle manifestazioni organizzate per celebrare l’anniversario della marcia su Roma. La donna è stata immortalata con una maglia che ironizza sui campi di sterminio paragonando l’inferno di Auschwitz ai grandi parchi divertimenti per bambini. Da qui la scritta Auschwitzland, su maglia rigorosamente nera.
A Predappio migliaia di persone in strada per ricordare la marcia su Roma
La foto ha fatto in poche ore il giro del web scatenando le polemiche e l’indignazione di migliaia di persone che hanno puntato il dito contro Selene Ticchi, nota militante di Forza Nuova e candidata sindaca per il paese di Budrio. Proprio la Ticchi era tra le organizzatrici del corteo che ha sfilato per le vie di Predappio mostrando i cimeli del Duce e cantando inni fascisti in un’ondata di estremismo che in molti hanno visto come un chiaro campanello d’allarme da non sottovalutare.
Auschwitzland, LeU chiede spiegazioni a Matteo Salvini
Il caso è diventato anche politico con il senatore Francesco Laforgia che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Salvini. “L’apologia del fascismo – recita il documento di Laforgia come riportato da Sky TG 24 – nell’ordinamento giuridico italiano, è un reato. Chiedo al ministro se intende applicare questa legge, se condivide il paragone di un campo di sterminio ad un parco giochi e quali misure intenda promuovere al fine di evitare il ripetersi di simili episodi“.
Maglia shock, novemila euro di multa
Si conclude con una condanna a novemila euro di multa il caso della maglia indossata da Selene Ticchi D’Urso lo scorso 28 ottobre a Predappio in occasione delle celebrazioni per la marcia su Roma da parte dei Fascisti.